IL RICORSO PER MANCATO RICONOSCIMENTO DELL’INFORTUNIO SUL LAVORO

Le indennità riconosciute dall’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) al lavoratore in caso di infortunio sul lavoro rappresentano un importante strumento di tutela per garantire il sostegno economico ai dipendenti che subiscono danni fisici durante lo svolgimento della propria attività professionale. L’INAIL offre diverse forme di indennizzo a seconda della gravità dell’infortunio e delle conseguenze sulla capacità lavorativa. Sulle diverse forme di tutela, visita il nostro approfondimento qui.

In caso di mancato riconoscimento dell’infortunio sul lavoro o di riconoscimento parziale da parte dell’INAIL, il lavoratore ha la possibilità di presentare un ricorso per contestare la decisione dell’Istituto. Il sistema di tutela prevede diversi gradi di impugnazione, sia in ambito amministrativo che giudiziario, al fine di garantire il rispetto dei diritti del lavoratore.

  1. Termini e modalità:
    • Il ricorso deve essere presentato entro 90 giorni dalla data di notifica del provvedimento di diniego o riconoscimento parziale dell’infortunio.
    • La richiesta va inoltrata alla sede INAIL che ha emesso il provvedimento, attraverso raccomandata A/R, PEC, o consegna diretta agli uffici competenti.
    • Il ricorso deve contenere una motivazione dettagliata, corredata da documentazione medica o prove aggiuntive che dimostrino la sussistenza dell’infortunio o l’erroneità della valutazione effettuata dall’INAIL.

Esito del ricorso:
L’INAIL ha 60 giorni per pronunciarsi sul ricorso. In caso di accoglimento, la decisione viene modificata a favore del lavoratore.
Se l’INAIL respinge il ricorso o non risponde entro i 60 giorni, il silenzio equivale a un rigetto, e il lavoratore potrà procedere con altre vie legali.

  1. Ricorso al Comitato Amministrativo Regionale (COM)
    Se il ricorso amministrativo non viene accolto, il lavoratore può rivolgersi al Comitato Amministrativo Regionale dell’INAIL. Questo organismo ha il compito di esaminare le controversie relative alle decisioni dell’Istituto.
    Termini:
    • Il lavoratore ha 30 giorni di tempo per presentare il ricorso al Comitato dopo la decisione negativa del ricorso interno o in seguito al silenzio rigetto.
  1. Ricorso giudiziario (Tribunale del Lavoro)
    Se le vie amministrative non producono un esito positivo, il lavoratore può optare per un ricorso giudiziario presso il Tribunale del Lavoro. Questo è un passaggio cruciale che prevede l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro e della previdenza sociale.
    Caratteristiche del ricorso giudiziario:
    • Il ricorso va presentato entro 3 anni dal provvedimento negativo dell’INAIL.
    • Il lavoratore può chiedere una CTU (Consulenza Tecnica d’Ufficio), che consiste in una perizia medica svolta da un esperto nominato dal giudice, per accertare la sussistenza dell’infortunio o del danno biologico non riconosciuto dall’INAIL.
    • La sentenza del Tribunale può confermare, annullare o modificare la decisione dell’INAIL, con possibilità di ulteriori gradi di giudizio (Corte d’Appello e, eventualmente, Cassazione).
  1. Richiesta di riesame per aggravamento
    Se il lavoratore, successivamente al riconoscimento parziale, subisce un peggioramento delle condizioni di salute legate all’infortunio, può presentare una domanda di revisione per aggravamento.
    • La richiesta può essere inoltrata entro 10 anni dalla data dell’infortunio, con la possibilità di ottenere un aggiornamento della rendita o un risarcimento aggiuntivo in caso di aggravamento certificato.
  1. Consulenza e assistenza legale
    È consigliabile che il lavoratore si avvalga di consulenti legali o patronati durante tutto l’iter di ricorso, per garantire un adeguato supporto nella raccolta della documentazione e nella gestione delle procedure legali.

Conclusione
Le possibilità di ricorso contro l’INAIL offrono una rete di garanzie a tutela dei diritti del lavoratore. Tuttavia, è fondamentale agire entro i termini previsti e supportare le proprie richieste con adeguate prove mediche e legali. Il percorso può risultare complesso, ma le tutele esistenti mirano a garantire che i lavoratori non vengano privati del giusto riconoscimento per gli infortuni subiti sul lavoro.

Per maggiori informazioni, visita il sito INAIL qui.

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