Si tratta di un certificato medico focalizzato sul rischio professionale che viene rilasciato al lavoratore solo dal medico competente assegnatogli dal datore di lavoro.
Il medico competente ha l’obbligo di effettuare gli accertamenti sanitari all’interno delle aziende al fine di tutelare la salute del lavoratore.
Il certificato di idoneità al lavoro è necessario per controllare lo stato di salute del lavoratore nel corso del tempo mediante accertamenti sanitari preventivi e controlli periodici; L’esame di idoneità, infatti, può risultare positivo, permettendo al lavoratore il proseguimento delle sue mansioni, oppure negativo.
Nel caso in cui il soggetto risultasse idoneo, il medico competente potrà distinguere l’idoneità in:
- idoneità alla mansione specifica, quindi senza prescrizioni correttive su ambiente o sul lavoratore;
- idoneità alla mansione specifica con prescrizioni: quando l’esposizione ad alcuni rischi può essere consentita, solo con particolari precauzioni, come l’uso di dispositivi di protezione individuale specifici, o il divieto di sollevare pesi o di svolgere prestazioni notturne, etc..
Se il lavoratore non è idoneo, il datore di lavoro deve, nei limiti del possibile, adibirlo a mansioni equivalenti, o mansioni inferiori.
In caso di impossibilità ad adibire il lavoratore inidoneo a mansioni equivalenti o inferiori, il datore di lavoro può procedere al licenziamento, ma solo dopo aver accertato l’effettiva impossibilità del lavoratore a svolgere mansioni all’interno dell’Azienda.
In tal caso, tuttavia, il datore di lavoro deve compiere una serie di adempimenti, anche attraverso apposite commissioni, per poter legittimamente licenziare il lavoratore, altrimenti il licenziamento potrebbe risultare comunque illegittimo e far sorgere il diritto del lavoratore ad essere reintegrato o indennizzato.
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